Dopo qualche tempo rieccoci a degustare qualcosa di nuovo.
Questa volta la mia scelta cade su Pausa Caffè. Birrificio particolare perché gestito da una cooperativa interna al carcere di Saluzzo. Ma non siamo qui a giudicare l'utilità sociale.
Birra acquistata presso l'enoteca letteraria "Badlands" gestita dalla coop.soc. L'Alternativa, a Pontecurone (Al). Subito un piccolo neo.....il prezzo di partenza è già alto per il venditore. 5 euro al cliente finale per una 33cl devono essere giustificati da un prodotto superiore altrimenti sono troppi.
Già dal nome capiamo di aver di fronte un IPA (io sono sempre un po' prevenuto nei confronti della moda del luppolo a fiumi).
Esame visivo: colore ambrato e schiuma fine e persistente (wow finalmente riesco a versare una birra in modo degno).
(oddio mi balla il tavolo...ok non era l'alcol ma una scossa di terremoto...ora continuiamo)
Al naso si esprime chiaramente tutto l'erbaceo con note agrumate, dovute al luppolo. Altri sentori non arrivano.
In bocca trovo come dicono da etichetta inizialmente sentori di fiori d'arancio, malto e una quasi impercettibile nota caramella. Corpo piuttosto pieno con una sensazione setosa e una gasatura nella norma.
L'amaro del luppolo che chiude il tutto e pulisce il palato sembra inizialmente non invadente ma dopo qualche sorso il palato è praticamente anestetizzato dall'amaro per cui fino a fine birra non si sente più niente. Ho provato a sciacquare la bocca bevendo qualche bicchiere d'acqua ma senza risultato.
Gradazione alcolica 6,7 % vol.
Cosa dire, è risaputa la mia avversità alla moda del luppolo. Per certi versi comunque un buon prodotto. Per essere davvero un prodotto di qualità raccomando la ricerca di maggiore equilibrio (molti birrifici ci sono riusciti). Dai ce la potete fare!
Cervoisier: Alex Scalco