lunedì 6 gennaio 2014

Amber Ale di Maltus Faber

Rieccoci dopo le abbuffate natalizie (sia cibo che birra ovviamente).
Devo dire che vista la grande quantità di birre che mi hanno regalato ed ho assaggiato, non è stato facile sceglierne una in particolare.
Noto che stranamente non ho trovato prodotti scarsi.....e alla fine la mia scelta è caduta su Amber Ale di Maltus Faber (mi hanno regalato confezione con 3 birre di Maltus Faber ed al 6 gennaio son già finite!).
Se qualcuno di voi mi conosce troverà strano che con tutto il ben di Dio che ho assaggiato in queste feste la mia scelta sia caduta su di un IPA.
Ma andiamo per gradi.....
Il 31 ero a cena da amici e mi han chiesto di portare una birra. Conoscendo i miei gusti ma non quelli dei commensali ho scelto tra le birre che avevo di Maltus Faber quella che poteva andare più incontro ai gusti della gente comune. E non mi sbagliavo.
Al bicchiere limpida di color ambrato. La schiuma non giudicabile in quanto bevuta in bicchieri non adatti.
Al naso agrumato, un erbaceo che a me dava la sensazione del floreale e malto. Il tutto ben si notava ma con grande equilibrio. Equilibrio che sarà la costante positiva di questa birra.
In bocca ritroviamo i sentori del naso e quella sensazione floreale si trasforma al mio naso (ma probabilmente solo al mio naso affetto da rinite) in una leggera sensazione di frutta esotica. Ok è un'esagerzione mia ma volevo rendervi partecipi. La sorpresa è l'amaro, presente e deciso ma che non asfalta le papille gustative. Non so con quale acrobazia ma sono riusciti a Maltus Faber a dare un equilibrio incredibile a questa birra. 
La conferma di ciò che vi dico è arrivata dai commensali che hanno apprezzato moltissimo questo prodotto ed hanno notato pure loro il grande equilibrio di questa birra!
La prossima volta che vengo a Genova prometto di venirvi a trovare, amici di Maltus Faber.

Cervoisier: Alex Scalco





venerdì 22 novembre 2013

T.I.P.A. di Pausa Caffè

Dopo qualche tempo rieccoci a degustare qualcosa di nuovo.
Questa volta la mia scelta cade su Pausa Caffè. Birrificio particolare perché gestito da una cooperativa interna al carcere di Saluzzo. Ma non siamo qui a giudicare l'utilità sociale.
Birra acquistata presso l'enoteca letteraria "Badlands" gestita dalla coop.soc. L'Alternativa, a Pontecurone (Al). Subito un piccolo neo.....il prezzo di partenza è già alto per il venditore. 5 euro al cliente finale per una 33cl devono essere giustificati da un prodotto superiore altrimenti sono troppi.
Già dal nome capiamo di aver di fronte un IPA (io sono sempre un po' prevenuto nei confronti della moda del luppolo a fiumi).
Esame visivo: colore ambrato e schiuma fine e persistente (wow finalmente riesco a versare una birra in modo degno).
(oddio mi balla il tavolo...ok non era l'alcol ma una scossa di terremoto...ora continuiamo)
Al naso si esprime chiaramente tutto l'erbaceo con note agrumate, dovute al luppolo. Altri sentori non arrivano. 
In bocca trovo come dicono da etichetta inizialmente sentori di fiori d'arancio, malto e una quasi impercettibile nota caramella. Corpo piuttosto pieno con una sensazione setosa e una gasatura nella norma.
L'amaro del luppolo che chiude il tutto e pulisce il palato sembra inizialmente non invadente ma dopo qualche sorso il palato è praticamente anestetizzato dall'amaro per cui fino a fine birra non si sente più niente. Ho provato a sciacquare la bocca bevendo qualche bicchiere d'acqua ma senza risultato.
Gradazione alcolica 6,7 % vol.
Cosa dire, è risaputa la mia avversità alla moda del luppolo. Per certi versi comunque un buon prodotto. Per essere davvero un prodotto di qualità raccomando la ricerca di maggiore equilibrio (molti birrifici ci sono riusciti). Dai ce la potete fare!

Cervoisier: Alex Scalco

lunedì 14 ottobre 2013

Nocturna di Kamun



In realtà avrei l'imbarazzo della scelta tra le ottime birre di Kamun, ma viro sulla nocturna in quanto trattasi dell'ultima che ho bevuto (gentile omaggio di Gippo dopo "Birre sotto la torre 2013").
Ci troviamo di fronte a quella che verrebbe definita dagli anglosassoni una stout.
Ma non aspettatevi la canonica stout perchè giustamente trattasi di birra italiana e di gusti diversi dagli anglosassoni.
Nel bicchiere appare bella scura ma comunque limpida. Un piccolo cappello di schiuma color nocciola con bolle fini.
Al naso sentiamo immediatamente i toni caldi: malto torrefatto, caffè, un nota di cacao e una lieve affumicatura, che non disturba chi non ama i sentori affumicati.
In bocca ritroviamo, senza che siano troppo invadenti i sentori del naso. Non troppo corposa come altre stout, mantiene gli amari sotto controllo (amaro principalmente non di luppolo).
Il mastro birraio la chiama affettuosamente orzobimbo. In realtà siamo davanti a qualcosa di più complesso ed elaborato. In bocca la troverete sicuramente morbida ed il finale pulito senza tanti fronzoli.
Un'amica non esperta (come se io lo fossi ahahahahah!) che stava degustando insieme a me la Nocturna diceva di sentire in bocca anche un sentore di foglia di tabacco. Io in bocca trovavo invece anche una piccola nota dolce simile a liquirizia.
Comunque sia ottimo prodotto....a me piace quindi ve la consiglio....sia questa che le altre.
Per la cronaca la birra anniversario Res Rosa ha vinto il premio la Birra del Re, premio asseganto da una giuria popolare durante "Birre sotto la torre 2013"

Cervoisier : Alex Scalco



giovedì 12 settembre 2013

MIKKELLER-STRUISE LOTTO 1

Se si ha la fortuna di trovarla,io l'ho avuta,questa birra va senza dubbio assaggiata almeno una volta.Si tratta di una collaborazione tra i mastri birrai di Mikkeller (Danimarca)e De Struise (Belgio).La "birretta"è una Double Ipa di 9% vol.alc.,ha una schiuma molto compatta e persistente,di colore ambrato carico,al naso ha almeno 4 sentori prevalenti, cioè, di frutta secca,uvetta,caramello e spezie varie.Non molto frizzante ma con un corpo deciso, pieno.Chiaramente con i suoi 130 IBU,non posso tralasciare l'amaro che si sente subito dopo il primo sorso,molto avvolgente;sull'amaro va detta un acuriosità,sono stati prodotti per questa birra 3 lotti il primo con 130 ibu,il secondo con150 ibu,e il terzo con 163 ibu,per la gioia di chi beve "amaro". Al gusto avverto del pompelmo e agrumi in genere, una punta di pepe nel finale.Complessivamente un'ottima birra molto bilanciata. Come ho gia detto,se si trova assaggiatela,ne vale la pena.....


Cervoisier : Empedocle "Pepe" Ferrante

(l'immagine non corrisponde alla birra in questione ma si tratta di un'altra collaborazione tra i due birrifici)



venerdì 6 settembre 2013

Pils Birra del Bracco

Torniamo ora ad un prodotto artigianale di casa nostra. Trovandomi in Liguria in ferie e trovandomi vicino a questo birrificio mi sono subito interessato ed incuriosito. Purtroppo non sono riuscito a visitare il birrificio in quanto i mastri birrari lavorano nel birrificio nel week end, per cui presumo non sia la loro prima attività.
A dir la verità l'ho assagiata a casa quando un parente acquisito, dalla Liguria mi ha portato la loro Pils.
Purtroppo anticipo non sarà una degustazione positiva.
Appena versata e già partiamo male....sulla bottiglia c'è scritto pils ma nel bicchiere trovo una birra torbida (e non si trattava del fondo con i lieviti).
Potrei fermarmi già qui in quanto siamo già completamente fuori binario.
La schiuma non valutabile (per colpa mia, bicchiere non adatto).
Al naso cerco un erbaceo deciso del luppolo ma non arriva.
In bocca questa birra è decisamente troppo orientata verso il dolce. Non si tratta però di sentori dolci piacevoli e armonici ma del tipico dolciastro squilibrato di cui in altre degustazioni vi ho già detto.
La sensazione è quella di aver trovato una bottiglia mal conservata o che si trattasse di una cotta poco riuscita andata però in commercio. Spero di essere stato sfortunato, quindi, se qualcuno vuole bere per me o farmi avere un'altra bottiglia, sappiate che sono disponibile!
Per curiosità dopo aver scritto la degustazione sono andato a vedere il sito della Birra del Bracco e la scheda di degustazione della loro Pils.
Consiglio : invece di fare una pils fate un'altro tipo di birra, trovare floreale, speziato e miele in una pils è molto difficile e decisamente fuori stile.
In attesa di essere contraddetto vi saluto e comincio ad invitarvi a "Birre sotto la torre 2013" a Pontecurone (Al) all'interno di "Autunniamo" il 5 e 6 ottobre 2013.

Cervoisier: Alex Scalco


domenica 1 settembre 2013

Pannepot Vintage Grand Reserva 2008

Non vi dico quanto ho goduto quando ho stappato questa Pannepot Vintage Grand Reserva del 2008, ma no dai, ve lo dico e ve lo descrivo pure. La Pannepot Gran Reserva è una quadrupel con una gradazione alcolica del 10%. Il carattere di questa birra è di quelli tosti, strutturato e ben deciso.
A rendere unica questa birra è l'invecchiamento che subisce in botti di rovere, per l'esattezza 14 mesi in botti di rovere e 8 mesi in botti di rovere Calvados.
Per chi non lo sapesse, il Calvados è un'acquavite di sidro che viene prodotta nella regione francese della Normandia e si ottiene da una particolare qualità di mele (Bisquet e Marin Onfroy) dove il clima ed il territorio ne favoriscono la produzione. 
In fase di degustazione, alla vista, la birra, si presenta di un bel colore marrone scuro. La schiuma non è abbondante e poco persistente. Il suo aroma è forte ed intenso che cambia con il passare dei minuti. Note di frutta secca, uva, pera ed un leggero tono aspro. Il gusto è avvolgente, con sapori dolci, aspri e piccanti che si rincorrono e si uniscono per creare un unico sapore deciso ed equilibrato in cui si avverte distintamente l’uva. La particolarità di questa birra è la presenza di una leggera nota di aspro avvertibile facilmente e questa la rende una birra ben diversa dalle classiche quadrupel. La birra si presenta all'inizio dolce ma che vira verso un sapore aspro, quasi come il vino. Nel finale è molto lunga, con note di liquirizia ed un senso di piacere che si propaga in tutta la bocca. La sua gradazione alcolica ed il suo corpo caldo ed appagante la rendono una birra ideale per le serate invernali. 
Se qualcuno di voi fosse interessato a questa prelibatezza la potete trovare al Roybeer alla modica cifra di circa 6,50 euro. Ricordo che i soci Beerbantelli hanno lo sconto del 10% su tutti i prodotti :)
Bene, pubblicità al negozio fatta (e non ci guadagno nulla di niente), cosa aggiungere? Provatela e alla prossima....birra.


cervoisier:  Giovanni Bruno
 
 
 

lunedì 26 agosto 2013

Engelszell Gregorius

Eccoci nuovamente dopo tanta assenza ingiustificata.
Non potevamo tornare con una birra qualunque ed eccoci allora con l'ottava trappista!
Trovata quasi per caso a Rapallo al pub ZiPier (con una bellissima terrazza vista mare).
Con curiosità mi appresto a provare questa trappista da 9,7 % alc.
Nel bicchiere notiamo una birra scura color tonaca di frate schiuma fine abbondante e persistente con un bel colore che ricorda un cappuccino.
Al naso infatti sentiamo subito arrivare il malto tostato ed i toni caldi con un richiamo al caramello anche se a mio modesto parere il malto tostato prevale su tutto.
In bocca non arriva ciò che ci si aspetta dopo il naso.
Arrivano certamente sentori fruttati ma il miele (messo pure tra gli ingredienti in etichetta) non si integra bene e come per altre birre (vedi recensione birra degli orsi) finisce per lasciare in bocca un dolce poco gradevole e poco equilibrato ( tenete conto che io amo le birre che virano sul dolce ). Il dolce è accentuato dai sentori di liquirizia ( devo essere sincero, io non l'avevo sentita, ma il nostro amico cervoisier Davide me l'ha fatta notare).
In tutta questa confusione di toni dolciastri il luppolo è dato per disperso. Rimane certo un po di amaro erbaceo e di amaro da tostatura.
Per finire i 9,7% vol. alc non danno una grandiosa corposità ma lasciano un'eccessiva liquorosità alla birra.
Nonostante queste pecche rimane una birra di buon livello ma da una trappista ci si attende molto di più.
La strada per raggiungere le altre 7 sorelle è ancora lunga.

Cervoisier: Alex Scalco