sabato 20 aprile 2013

Villa Favorita 2013




Rieccomi, dopo qualche settimana di silenzio, a raccontarvi le nostre ultime fatiche. I giorni 6 - 7 - 8 aprile a Sarego (Vi) si e' tenuta la manifestazione Vinnatur nella cornice di Villa Favorita. Si tratta di una manifestazione incentrata sul vino biologico o naturale che dir si voglia, che quest'anno pero' ha visto la partecipazione anche di un produttore di birra che noi di Maltorilievo.blogspot siamo andati a trovare. Si tratta di " Birra Morgana " micro birrificio di Morgano (  Tv ). Siamo nell'area di produzione del prosecco e, secondo tradizione, anche la birra in questione viene prodotta " col fondo" ovvero i lieviti spenti non vengono filtrati ma vengono lasciati nella bottiglia dove possono finire di trasmettere tutti i loro sapori. La produzione viene fatta in alta fermentazione in tini aperti che favoriscono l'ossidazione ed i luppoli usati sono per lo piu' Hallertauer bavarese , che dona una fine nota amara, e Saaz ceco, ricco di profumi freschi. Al momento dell'imbottigliamento viene aggiunta una piccola quantità di zucchero per permettere alla rifermentazione in bottiglia di avere luogo con conseguente presa di spuma. Due i prodotti in degustazione: la Assiria e la Morgana.  Assiria e' una chiara di un bel colore giallo con schiuma di media persistenza. Lieve alcol 4,8% prodotta con malti Pils e Monaco bio . Bei profumi con malto in evidenza cereale in bocca fine amaro e molto equilibrio birra molto rinfrescante e di facile beva. Piu' complessa la Morgana sempre una chiara di un bel giallo carico con schiuma di media persistenza grado alcolico 5% al naso prevalgono, vicino ai sentori di malto e cereale quelli dativa note fruttate e fine luppolatura. In bocca media persistenza gusto olfattiva e bella eleganza.


Degustata da : Elena Poli e Carlo Iervolino





birramorgana 25


Helles Diablo - Croce di Malto/Birrificio Amiata

Ritorniamo su Croce di Malto. Ne ho parlato poco tempo fa ma dopo una serata di degustazione presso la birroteca "sopra la media" di Voghera alla presenza del mastro birraio Federico, non posso non parlare di questo prodotto : helles diablo.
Questa birra nasce dalla collaborazione di Croce di Malto e Birrificio Amiata.
Per darvi un indicazione di massima, Federico dice che pensava ad una bella amatriciana e a qualcosa da berci insieme che la ricordasse.
Nel bicchiere troviamo un bel color oro ed una buona schiuma.
Ma il punto forte comincia dal naso. Oltre ad una affumicatura che non risulta invadente appare invece in tutta la sua chiarezza il peperoncino fresco. Sembra di aver in mano un peperoncino e di averlo passato sotto il naso. Un abbinamento al naso (affumicato e peperoncino) strano ma davvero efficace.
Non lasciatevi impaurire in vista del primo sorso!
In bocca ritroviamo subito l'affumicato, che anche in bocca si comporta con gentilezza, ed il peperoncino.
Il peperoncino appare, sia come al naso, con una sensazione di verdura fresca, sia con la parte piccante. Parte piccante che non è esagerata, che appare immediatamente ma poi si nasconde per rimanere a fine bevuta nella parte alta del palato ma senza dar fastidio.
Pur essendo anche questo un prodotto di "confine", si tratta di un ottimo prodotto, ben fatto, che consiglio di provare a chi ha una passione per la birra.
L'equilibrio di questa birra non è casuale ma frutto di una lunga ricerca e prova con vari peperoncini.
Complimenti ai mastri birrai!


Cervoisier : Alex Scalco



mercoledì 10 aprile 2013

Open Mind - Birrificio Montegioco



Dire qualcosa delle birre di Riccardo Franzosi, mastro birraio dell'anno, appare quasi superfluo. Sicuramente le mie parole non aggiungono valore ad una serie di prodotti ormai riconosciuti anche fuori dagli italici confini.
Come al solito non vi darò una scheda tecnica ma le mie sensazioni.
Open Mind è a mio modesto parere un prodotto di confine, una "border birra". A differenza di molti prodotti di confine che appaiono come esperimenti mal riusciti, qui ci troviamo davanti ad un signor prodotto.
Si tratta di una birra a cui viene aggiunto a fine bollitura mosto di uva barbera (uva proveniente da "La Colombera" di Elisa Semino). (da etichetta circa il 20%)
Schiuma abbastanza fine e abbondante. Colore che vira deciso sull'ambrato, limpida con lieviti in sospensione.
Passiamo al naso. troviamo abbondantemente il fruttato ed il floreale tipico di birre importanti con una evidente e gradevole note vinosa. L'uva barbera è riconoscibilissima. Proprio queste note vinose rendono particolarmente intrigante già al naso questa birra. La nota vinosa pur essendo evidente non è così invadente e questo particolare da molto equilibrio a questi due "mondi opposti".
In bocca abbiamo lo stesso rimando unito ad ottimo corpo. Fruttato e nota vinosa. La nota vinosa mette sul piatto la parte dolce dell'uva che va a far gruppo con il maltato e il fruttato della birra. In questa situazione di evidente minoranza il luppolo tende a "nascondersi". Il finale è comunque piuttosto secco.
Alcool 7,5 % ma non si direbbe.
L'uva è il retrogusto che rimane al palato.
Un prodotto davvero notevole. Io lo porto sempre in offerta quando sono invitato a cena.
Il risultato è assicurato!


Cervoisier : Alex Scalco





martedì 2 aprile 2013

Gouden Carolus Van De Keizer 2009

 Nuova degustazione con Carlo Iervolino di una super birra: birrificio Het Anker birra Gouden Carolus Cuvee Van De Keizer 2009. Prodotta in edizione limitata il 24 febbraio di ogni anno nel giorno del compleanno dell'imperatore Carlo V amante di queste birre, per commemorarne il ricordo. Si tratta di una Belgian Strong Ale. Alta qualità nel rispetto della tradizione. Vengono impiegati per produrla solo luppoli di origine belga che, assieme all'alto tenore alcolico, sono garanzia di ottima durata nel tempo del prodotto. Il colore e' un bel marrone scuro con una schiuma compatta, frutto di ottimi lieviti, color nocciola. Al naso ci colpisce per la varietà di sentori e per la stupefacente freschezza ( l'annata e' 2009...). I sentori individuati vanno dalla frutta matura ( prugna, uva passa) alla caramella mou ed allo zucchero di canna. Come ultima nota sentiamo un leggero profumo di ruggine che ci solletica il naso. In bocca un sapore dominato dalla dolcezza ben bilanciata da note amare ottimamente dosate e da una leggera freschezza. Per via retro nasale tornano i sentori di prugna e caramella mou. Corpo pieno, rotondo, grande persistenza, bevuta non facilissima ma decisamente invitante. Attenzione all'alcol : 11% . Una vera delizia da provare con formaggi stagionati e carni rosse.

Degustatori : Elena Poli e Carlo Iervolino