venerdì 22 novembre 2013

T.I.P.A. di Pausa Caffè

Dopo qualche tempo rieccoci a degustare qualcosa di nuovo.
Questa volta la mia scelta cade su Pausa Caffè. Birrificio particolare perché gestito da una cooperativa interna al carcere di Saluzzo. Ma non siamo qui a giudicare l'utilità sociale.
Birra acquistata presso l'enoteca letteraria "Badlands" gestita dalla coop.soc. L'Alternativa, a Pontecurone (Al). Subito un piccolo neo.....il prezzo di partenza è già alto per il venditore. 5 euro al cliente finale per una 33cl devono essere giustificati da un prodotto superiore altrimenti sono troppi.
Già dal nome capiamo di aver di fronte un IPA (io sono sempre un po' prevenuto nei confronti della moda del luppolo a fiumi).
Esame visivo: colore ambrato e schiuma fine e persistente (wow finalmente riesco a versare una birra in modo degno).
(oddio mi balla il tavolo...ok non era l'alcol ma una scossa di terremoto...ora continuiamo)
Al naso si esprime chiaramente tutto l'erbaceo con note agrumate, dovute al luppolo. Altri sentori non arrivano. 
In bocca trovo come dicono da etichetta inizialmente sentori di fiori d'arancio, malto e una quasi impercettibile nota caramella. Corpo piuttosto pieno con una sensazione setosa e una gasatura nella norma.
L'amaro del luppolo che chiude il tutto e pulisce il palato sembra inizialmente non invadente ma dopo qualche sorso il palato è praticamente anestetizzato dall'amaro per cui fino a fine birra non si sente più niente. Ho provato a sciacquare la bocca bevendo qualche bicchiere d'acqua ma senza risultato.
Gradazione alcolica 6,7 % vol.
Cosa dire, è risaputa la mia avversità alla moda del luppolo. Per certi versi comunque un buon prodotto. Per essere davvero un prodotto di qualità raccomando la ricerca di maggiore equilibrio (molti birrifici ci sono riusciti). Dai ce la potete fare!

Cervoisier: Alex Scalco

lunedì 14 ottobre 2013

Nocturna di Kamun



In realtà avrei l'imbarazzo della scelta tra le ottime birre di Kamun, ma viro sulla nocturna in quanto trattasi dell'ultima che ho bevuto (gentile omaggio di Gippo dopo "Birre sotto la torre 2013").
Ci troviamo di fronte a quella che verrebbe definita dagli anglosassoni una stout.
Ma non aspettatevi la canonica stout perchè giustamente trattasi di birra italiana e di gusti diversi dagli anglosassoni.
Nel bicchiere appare bella scura ma comunque limpida. Un piccolo cappello di schiuma color nocciola con bolle fini.
Al naso sentiamo immediatamente i toni caldi: malto torrefatto, caffè, un nota di cacao e una lieve affumicatura, che non disturba chi non ama i sentori affumicati.
In bocca ritroviamo, senza che siano troppo invadenti i sentori del naso. Non troppo corposa come altre stout, mantiene gli amari sotto controllo (amaro principalmente non di luppolo).
Il mastro birraio la chiama affettuosamente orzobimbo. In realtà siamo davanti a qualcosa di più complesso ed elaborato. In bocca la troverete sicuramente morbida ed il finale pulito senza tanti fronzoli.
Un'amica non esperta (come se io lo fossi ahahahahah!) che stava degustando insieme a me la Nocturna diceva di sentire in bocca anche un sentore di foglia di tabacco. Io in bocca trovavo invece anche una piccola nota dolce simile a liquirizia.
Comunque sia ottimo prodotto....a me piace quindi ve la consiglio....sia questa che le altre.
Per la cronaca la birra anniversario Res Rosa ha vinto il premio la Birra del Re, premio asseganto da una giuria popolare durante "Birre sotto la torre 2013"

Cervoisier : Alex Scalco



giovedì 12 settembre 2013

MIKKELLER-STRUISE LOTTO 1

Se si ha la fortuna di trovarla,io l'ho avuta,questa birra va senza dubbio assaggiata almeno una volta.Si tratta di una collaborazione tra i mastri birrai di Mikkeller (Danimarca)e De Struise (Belgio).La "birretta"è una Double Ipa di 9% vol.alc.,ha una schiuma molto compatta e persistente,di colore ambrato carico,al naso ha almeno 4 sentori prevalenti, cioè, di frutta secca,uvetta,caramello e spezie varie.Non molto frizzante ma con un corpo deciso, pieno.Chiaramente con i suoi 130 IBU,non posso tralasciare l'amaro che si sente subito dopo il primo sorso,molto avvolgente;sull'amaro va detta un acuriosità,sono stati prodotti per questa birra 3 lotti il primo con 130 ibu,il secondo con150 ibu,e il terzo con 163 ibu,per la gioia di chi beve "amaro". Al gusto avverto del pompelmo e agrumi in genere, una punta di pepe nel finale.Complessivamente un'ottima birra molto bilanciata. Come ho gia detto,se si trova assaggiatela,ne vale la pena.....


Cervoisier : Empedocle "Pepe" Ferrante

(l'immagine non corrisponde alla birra in questione ma si tratta di un'altra collaborazione tra i due birrifici)



venerdì 6 settembre 2013

Pils Birra del Bracco

Torniamo ora ad un prodotto artigianale di casa nostra. Trovandomi in Liguria in ferie e trovandomi vicino a questo birrificio mi sono subito interessato ed incuriosito. Purtroppo non sono riuscito a visitare il birrificio in quanto i mastri birrari lavorano nel birrificio nel week end, per cui presumo non sia la loro prima attività.
A dir la verità l'ho assagiata a casa quando un parente acquisito, dalla Liguria mi ha portato la loro Pils.
Purtroppo anticipo non sarà una degustazione positiva.
Appena versata e già partiamo male....sulla bottiglia c'è scritto pils ma nel bicchiere trovo una birra torbida (e non si trattava del fondo con i lieviti).
Potrei fermarmi già qui in quanto siamo già completamente fuori binario.
La schiuma non valutabile (per colpa mia, bicchiere non adatto).
Al naso cerco un erbaceo deciso del luppolo ma non arriva.
In bocca questa birra è decisamente troppo orientata verso il dolce. Non si tratta però di sentori dolci piacevoli e armonici ma del tipico dolciastro squilibrato di cui in altre degustazioni vi ho già detto.
La sensazione è quella di aver trovato una bottiglia mal conservata o che si trattasse di una cotta poco riuscita andata però in commercio. Spero di essere stato sfortunato, quindi, se qualcuno vuole bere per me o farmi avere un'altra bottiglia, sappiate che sono disponibile!
Per curiosità dopo aver scritto la degustazione sono andato a vedere il sito della Birra del Bracco e la scheda di degustazione della loro Pils.
Consiglio : invece di fare una pils fate un'altro tipo di birra, trovare floreale, speziato e miele in una pils è molto difficile e decisamente fuori stile.
In attesa di essere contraddetto vi saluto e comincio ad invitarvi a "Birre sotto la torre 2013" a Pontecurone (Al) all'interno di "Autunniamo" il 5 e 6 ottobre 2013.

Cervoisier: Alex Scalco


domenica 1 settembre 2013

Pannepot Vintage Grand Reserva 2008

Non vi dico quanto ho goduto quando ho stappato questa Pannepot Vintage Grand Reserva del 2008, ma no dai, ve lo dico e ve lo descrivo pure. La Pannepot Gran Reserva è una quadrupel con una gradazione alcolica del 10%. Il carattere di questa birra è di quelli tosti, strutturato e ben deciso.
A rendere unica questa birra è l'invecchiamento che subisce in botti di rovere, per l'esattezza 14 mesi in botti di rovere e 8 mesi in botti di rovere Calvados.
Per chi non lo sapesse, il Calvados è un'acquavite di sidro che viene prodotta nella regione francese della Normandia e si ottiene da una particolare qualità di mele (Bisquet e Marin Onfroy) dove il clima ed il territorio ne favoriscono la produzione. 
In fase di degustazione, alla vista, la birra, si presenta di un bel colore marrone scuro. La schiuma non è abbondante e poco persistente. Il suo aroma è forte ed intenso che cambia con il passare dei minuti. Note di frutta secca, uva, pera ed un leggero tono aspro. Il gusto è avvolgente, con sapori dolci, aspri e piccanti che si rincorrono e si uniscono per creare un unico sapore deciso ed equilibrato in cui si avverte distintamente l’uva. La particolarità di questa birra è la presenza di una leggera nota di aspro avvertibile facilmente e questa la rende una birra ben diversa dalle classiche quadrupel. La birra si presenta all'inizio dolce ma che vira verso un sapore aspro, quasi come il vino. Nel finale è molto lunga, con note di liquirizia ed un senso di piacere che si propaga in tutta la bocca. La sua gradazione alcolica ed il suo corpo caldo ed appagante la rendono una birra ideale per le serate invernali. 
Se qualcuno di voi fosse interessato a questa prelibatezza la potete trovare al Roybeer alla modica cifra di circa 6,50 euro. Ricordo che i soci Beerbantelli hanno lo sconto del 10% su tutti i prodotti :)
Bene, pubblicità al negozio fatta (e non ci guadagno nulla di niente), cosa aggiungere? Provatela e alla prossima....birra.


cervoisier:  Giovanni Bruno
 
 
 

lunedì 26 agosto 2013

Engelszell Gregorius

Eccoci nuovamente dopo tanta assenza ingiustificata.
Non potevamo tornare con una birra qualunque ed eccoci allora con l'ottava trappista!
Trovata quasi per caso a Rapallo al pub ZiPier (con una bellissima terrazza vista mare).
Con curiosità mi appresto a provare questa trappista da 9,7 % alc.
Nel bicchiere notiamo una birra scura color tonaca di frate schiuma fine abbondante e persistente con un bel colore che ricorda un cappuccino.
Al naso infatti sentiamo subito arrivare il malto tostato ed i toni caldi con un richiamo al caramello anche se a mio modesto parere il malto tostato prevale su tutto.
In bocca non arriva ciò che ci si aspetta dopo il naso.
Arrivano certamente sentori fruttati ma il miele (messo pure tra gli ingredienti in etichetta) non si integra bene e come per altre birre (vedi recensione birra degli orsi) finisce per lasciare in bocca un dolce poco gradevole e poco equilibrato ( tenete conto che io amo le birre che virano sul dolce ). Il dolce è accentuato dai sentori di liquirizia ( devo essere sincero, io non l'avevo sentita, ma il nostro amico cervoisier Davide me l'ha fatta notare).
In tutta questa confusione di toni dolciastri il luppolo è dato per disperso. Rimane certo un po di amaro erbaceo e di amaro da tostatura.
Per finire i 9,7% vol. alc non danno una grandiosa corposità ma lasciano un'eccessiva liquorosità alla birra.
Nonostante queste pecche rimane una birra di buon livello ma da una trappista ci si attende molto di più.
La strada per raggiungere le altre 7 sorelle è ancora lunga.

Cervoisier: Alex Scalco




sabato 18 maggio 2013

Bommen & Granaten

Eccomi tornata con una nuova degustazione per cui ho bisogno dell'aiuto dei nostri affezionati lettori. Si tratta della birra " Bommen & Granaten " prodotta dal birrificio De Molen Olanda. Già il nome ci introduce l'argomento : bombe e granate. Ci troviamo di fronte ad un Barley wine ricco di alcol 15%! Purtroppo quando la versiamo nel bicchiere non c'è traccia di schiuma ( e giustifichiamo questa cosa con la massiccia dose di alcol anche se altri esempi potrebbero smentirci) , i profumi sono davvero notevoli anche se tutti improntati su note molto dolci: uva passa, albicocche secche, scorze di arancia, malto , zucchero di canna. In bocca arriva la delusione maggiore il corpo in effetti non manca ma la chiusura e' talmente dolce da risultare perfino stucchevole. E' stata la prima volta che abbiamo bevuto questa birra ed avevamo solo una piccolissima bottiglia da 33cl. Non avendo termini di paragone chiediamo lumi: noi crediamo che la nostra bottiglia non fosse a posto voi che riscontro avete?

degustata da : Carlo ed Elena



giovedì 9 maggio 2013

St.Benoit Ambrèe

Siccome è troppo tempo che pubblico degustazioni positive eccovi una degustazione che non mi ha per niente soddisfatto (aspetto che qualche lettore mi smentisca).
Si tratta della St.Benoit ambrata. Parliamo quindi di Belgio e di una tipica ambrata in stile belga, almeno all'apparenza.
Degustata alla spina all'interno di un locale della catena Old Wild West (forse dovevo chiedermi cosa ci faceva una birra belga in un tipico locale country U.S.A.).
Al tavolo mi arriva una birra di color ambrato non eccessivamente carico in un bicchiere non adatto ( avete presente la 1/2 pinta di guinnes?).
La schiuma non è molta e dopo poco tempo è completamente scomparsa.
Avvicino il naso sperando in qualcosa di buono. Che delusione, a parte il malto arriva un leggerissimo sentore dolce che non si riesce ad identificare a che cosa assomigli.
In bocca la situazione non migliora, malto e un dolce questa volta marcato ma di indefinibile provenienza. Sicuramente non è un dolce fruttato e fatico anche a dire che sia un sentore dolce di liquirizia. A parte questo dolce senza senso in bocca non rimane altro. Il luppolo sembra non esserci, neanche alla fine.
Retrogusto ovviamente non ne abbiamo.
Rimangono ben nascosti anche i 5,9°% di vol.alc.
Spero di essermi sbagliato e di aver bevuto una birra mal servita, mal conservata o mal prodotta. Credo che la cotta sbagliata sia però tollerabile solo per i veri birrifici artigianali.
Se qualcuno l'ha bevuta mi faccia sapere.
Che amarezza!

Cervoisier : Alex


mercoledì 1 maggio 2013

Bloemen Bier 33 cl.

Esageratamente dolce. Questo potrebbe essere uno slogan per una campagna pubblicitaria di questa birra!
Stranamente, pur essendo una birra molto conosciuta, non l'avevo ancora provata. Ho colto 'opportunità al ristorante pizzeria "il Tilacino" a Momperone (Al).
Si presenta nel suo classico involucro di carta ormai comune a molte birre italiane e non.
Nel bicchiere troviamo un color oro molto carico e un aspetto tra il velato e il torbido.
La schiuma è abbondante fine e persistente.
Al naso comincia il viaggio nel mondo del dolce. Floreale e fruttato a farla da padrone. Immaginiamo di avere sotto il naso una macedonia di frutta con qualche fiore macerato ed una finitura di miele caldo!
A questo punto gli amanti delle IPA e APA sono già scappati fuori dal locale!
In bocca, forse, si fa meno notare il floreale e troviamo note maltate e caramellate. La luppolatura è data per dispersa! Molto molto dolce in bocca da la sensazione di una corposità maggiore di quella reale.
Birra erroneamente definita da donna per l'estrema dolcezza (conosco ragazze che adorano la XX Bitter).
7 % vol. alc. non sono pochi ma veniamo ingannati dall'invasione del dolce.
Io adoro i sentori dolci nella birra ma bere più di una Bloemen Bier per volta mi sembra esagerato!

Cervoisier : Alex Scalco


sabato 20 aprile 2013

Villa Favorita 2013




Rieccomi, dopo qualche settimana di silenzio, a raccontarvi le nostre ultime fatiche. I giorni 6 - 7 - 8 aprile a Sarego (Vi) si e' tenuta la manifestazione Vinnatur nella cornice di Villa Favorita. Si tratta di una manifestazione incentrata sul vino biologico o naturale che dir si voglia, che quest'anno pero' ha visto la partecipazione anche di un produttore di birra che noi di Maltorilievo.blogspot siamo andati a trovare. Si tratta di " Birra Morgana " micro birrificio di Morgano (  Tv ). Siamo nell'area di produzione del prosecco e, secondo tradizione, anche la birra in questione viene prodotta " col fondo" ovvero i lieviti spenti non vengono filtrati ma vengono lasciati nella bottiglia dove possono finire di trasmettere tutti i loro sapori. La produzione viene fatta in alta fermentazione in tini aperti che favoriscono l'ossidazione ed i luppoli usati sono per lo piu' Hallertauer bavarese , che dona una fine nota amara, e Saaz ceco, ricco di profumi freschi. Al momento dell'imbottigliamento viene aggiunta una piccola quantità di zucchero per permettere alla rifermentazione in bottiglia di avere luogo con conseguente presa di spuma. Due i prodotti in degustazione: la Assiria e la Morgana.  Assiria e' una chiara di un bel colore giallo con schiuma di media persistenza. Lieve alcol 4,8% prodotta con malti Pils e Monaco bio . Bei profumi con malto in evidenza cereale in bocca fine amaro e molto equilibrio birra molto rinfrescante e di facile beva. Piu' complessa la Morgana sempre una chiara di un bel giallo carico con schiuma di media persistenza grado alcolico 5% al naso prevalgono, vicino ai sentori di malto e cereale quelli dativa note fruttate e fine luppolatura. In bocca media persistenza gusto olfattiva e bella eleganza.


Degustata da : Elena Poli e Carlo Iervolino





birramorgana 25


Helles Diablo - Croce di Malto/Birrificio Amiata

Ritorniamo su Croce di Malto. Ne ho parlato poco tempo fa ma dopo una serata di degustazione presso la birroteca "sopra la media" di Voghera alla presenza del mastro birraio Federico, non posso non parlare di questo prodotto : helles diablo.
Questa birra nasce dalla collaborazione di Croce di Malto e Birrificio Amiata.
Per darvi un indicazione di massima, Federico dice che pensava ad una bella amatriciana e a qualcosa da berci insieme che la ricordasse.
Nel bicchiere troviamo un bel color oro ed una buona schiuma.
Ma il punto forte comincia dal naso. Oltre ad una affumicatura che non risulta invadente appare invece in tutta la sua chiarezza il peperoncino fresco. Sembra di aver in mano un peperoncino e di averlo passato sotto il naso. Un abbinamento al naso (affumicato e peperoncino) strano ma davvero efficace.
Non lasciatevi impaurire in vista del primo sorso!
In bocca ritroviamo subito l'affumicato, che anche in bocca si comporta con gentilezza, ed il peperoncino.
Il peperoncino appare, sia come al naso, con una sensazione di verdura fresca, sia con la parte piccante. Parte piccante che non è esagerata, che appare immediatamente ma poi si nasconde per rimanere a fine bevuta nella parte alta del palato ma senza dar fastidio.
Pur essendo anche questo un prodotto di "confine", si tratta di un ottimo prodotto, ben fatto, che consiglio di provare a chi ha una passione per la birra.
L'equilibrio di questa birra non è casuale ma frutto di una lunga ricerca e prova con vari peperoncini.
Complimenti ai mastri birrai!


Cervoisier : Alex Scalco



mercoledì 10 aprile 2013

Open Mind - Birrificio Montegioco



Dire qualcosa delle birre di Riccardo Franzosi, mastro birraio dell'anno, appare quasi superfluo. Sicuramente le mie parole non aggiungono valore ad una serie di prodotti ormai riconosciuti anche fuori dagli italici confini.
Come al solito non vi darò una scheda tecnica ma le mie sensazioni.
Open Mind è a mio modesto parere un prodotto di confine, una "border birra". A differenza di molti prodotti di confine che appaiono come esperimenti mal riusciti, qui ci troviamo davanti ad un signor prodotto.
Si tratta di una birra a cui viene aggiunto a fine bollitura mosto di uva barbera (uva proveniente da "La Colombera" di Elisa Semino). (da etichetta circa il 20%)
Schiuma abbastanza fine e abbondante. Colore che vira deciso sull'ambrato, limpida con lieviti in sospensione.
Passiamo al naso. troviamo abbondantemente il fruttato ed il floreale tipico di birre importanti con una evidente e gradevole note vinosa. L'uva barbera è riconoscibilissima. Proprio queste note vinose rendono particolarmente intrigante già al naso questa birra. La nota vinosa pur essendo evidente non è così invadente e questo particolare da molto equilibrio a questi due "mondi opposti".
In bocca abbiamo lo stesso rimando unito ad ottimo corpo. Fruttato e nota vinosa. La nota vinosa mette sul piatto la parte dolce dell'uva che va a far gruppo con il maltato e il fruttato della birra. In questa situazione di evidente minoranza il luppolo tende a "nascondersi". Il finale è comunque piuttosto secco.
Alcool 7,5 % ma non si direbbe.
L'uva è il retrogusto che rimane al palato.
Un prodotto davvero notevole. Io lo porto sempre in offerta quando sono invitato a cena.
Il risultato è assicurato!


Cervoisier : Alex Scalco





martedì 2 aprile 2013

Gouden Carolus Van De Keizer 2009

 Nuova degustazione con Carlo Iervolino di una super birra: birrificio Het Anker birra Gouden Carolus Cuvee Van De Keizer 2009. Prodotta in edizione limitata il 24 febbraio di ogni anno nel giorno del compleanno dell'imperatore Carlo V amante di queste birre, per commemorarne il ricordo. Si tratta di una Belgian Strong Ale. Alta qualità nel rispetto della tradizione. Vengono impiegati per produrla solo luppoli di origine belga che, assieme all'alto tenore alcolico, sono garanzia di ottima durata nel tempo del prodotto. Il colore e' un bel marrone scuro con una schiuma compatta, frutto di ottimi lieviti, color nocciola. Al naso ci colpisce per la varietà di sentori e per la stupefacente freschezza ( l'annata e' 2009...). I sentori individuati vanno dalla frutta matura ( prugna, uva passa) alla caramella mou ed allo zucchero di canna. Come ultima nota sentiamo un leggero profumo di ruggine che ci solletica il naso. In bocca un sapore dominato dalla dolcezza ben bilanciata da note amare ottimamente dosate e da una leggera freschezza. Per via retro nasale tornano i sentori di prugna e caramella mou. Corpo pieno, rotondo, grande persistenza, bevuta non facilissima ma decisamente invitante. Attenzione all'alcol : 11% . Una vera delizia da provare con formaggi stagionati e carni rosse.

Degustatori : Elena Poli e Carlo Iervolino


domenica 31 marzo 2013

Yule - La notturna





E' sempre difficile rimanere imparziali quando si degusta un'ottima birra prodotta oltretutto da amici.
Ecco questa sera la Yule birra a marchio Giratempo Pub di S.Albano Stura (Cn).
Dietro alle birre del Giratempo Pub c'è la famiglia Bottero al completo : Paola, proprietaria del locale, Lelio, un istituzione quando si parla di birra artigianale, Marianna , barista, fotografa e "responsabile" dell'aspetto grafico (e mannaggia a lei non mi fa mai vincere a ruzzle) e la signora Lella ai fornelli (direi indispensabile).
Ma lasciamo alla vostra curiosità maggiori informazioni tecniche sul Giratempo Pub e passiamo alla degustazione della Yule.
Versata nel proprio bicchiere produce una schiuma fine abbastanza persistente color cappuccino.
Il colore è scuro con qualche lievito in sospensione.
Lasciamo l'aspetto visivo, che è quello sempre meno soddisfacente per chi degusta, e passiamo al naso.
Un tripudio di toni caldi : cioccolato, torrefatto, liquirizia, caramello. Lasciata a temperatura ambiente nel bicchiere qualche minuto da il meglio di se al naso. Già al naso si scorge una nota dolce fruttata. L'erbaceo è invece ben nascosto dai toni caldi e dal torrefatto. Leggerissima nota liquorosa (credo dovuta all'alcool     8,5 % vol.)
Passiamo al primo sorso. Ritroviamo ad uno ad uno tutti i toni trovati dal naso. Le note di torrefatto che ricordano il caffè leggermente prevalenti.A seguire notiamo frutta secca tipiche di birre di questo genere. Dopo qualche sorso ritrovo la nota dolce, che a me ricorda molto la frutta molto matura, che ritroviamo anche degustando le scure belghe d'abbazia ( prugna ).
L'amaro presente grazie anche al torrefatto non è però invadente ( molto probabilmente perchè non è un amaro dato dall'uso massiccio di luppolo).
Il corpo è notevole ma anche l'alcool riesce a nascondersi e lo si ritrova solo degustando la birra senza fretta.
Ogni sorso porta qualcosa di nuovo ai nostri sensi per cui invito i consumatori a trovare altre sfumature e mi scuso per i miei sensi limitati che non hanno carpito molte sfumature.
Sicuramente una birra importante, da godersi durante le lunghe serate fredde in un posto caldo e accogliente.
Io la metto sicuramente tra le mie preferite e consiglio a chi ama questo tipo di prodotti di averne sempre una nella propria cantina.
(curiosità: dopo averla bevuta scrivevo a Lelio che la Yule mi ricordava una belga scura d'abbazia. La sua risposta è stata: "in effetti una delle birre che ha ispirato o che ricorda la Yule è la Val Dieu Gran Crù". Forse qualcosina di birra inizio a capirne pure io!)

Cervoisier : Alex Scalco













sabato 30 marzo 2013

Westwleteren 12



Premetto che sto parlando di una, se non la migliore, delle migliori birre al mondo.
Lo so che è come se parlando di calcio si volesse tessere le lodi del Barcellona dell'ultimo lustro.
Cominciamo quindi dal locale.
Ci troviamo allo Sherwood a Nicorvo (Pv) del mitico Nino Maiorano. Uno dei pochi posti, ancora rimasti, dove si può degustare la maggior parte delle buone birre esistenti con una buona scelta anche di artigianali italiane.
La storia della birra ve la risparmio (su internet trovate tutto e di più). Come sempre non sarà una scheda tecnica ma le impressioni di un umile bevitore.
Dopo aver ringraziato Nino che estrae dalla sua riserva la tappo 12 (Vol. 10,2%), la stessa mi viene servita nel suo bicchiere. Da grande ignorante quale sono scopro anche di non dover versare l'ultima parte, contenente i lieviti, se non a bicchiere vuoto senza sovrapporla a quella contenuta nel bicchiere.
Schiuma che non si lesina, fine persistente e color crema. Birra molto scura, sarà la luce del locale ma tra schiuma e colore uno potrebbe pensare di avere tra le mani una stout.
Al naso comincia la libidine. Leggero erbaceo, torrefatto, liquirizia, fruttato (frutta molto matura, a me ricorda  la prugna). Al naso questi sentori non si sovrappongono. Ogni volta è un sentore diverso.
Anche in bocca ritroviamo tutto quello che abbiamo sentito al naso con in più un leggero caramello ed una sensazione liquorosa data probabilmente dal grado alcolico elevato.
Non stanca mai, ogni sorso è una scoperta. Il grado alcolico elevato si nasconde abilmente. Anche l'amaro, presente, si camuffa abilmente tra le mille sensazioni di questa birra.
Se non l'avete ancora bevuta (e la trovate), non potete perdervela.
Grazie Nino, ogni tanto un pò di questo nettare ci vuole.

Cervoisier : Alex Scalco




mercoledì 27 marzo 2013

Triplexxx di Croce di Malto



Eccoci di nuovo qui. Oggi torniamo ad un prodotto artigianale di casa nostra, la Triplexxx di Croce di Malto (in bottiglia da 33 cl.).
Tre come i tre cereali usati, i tre luppoli usati e le tre spezie usate.
Lo stile di riferimento è una strong ale belga.
Scordatevi il finale molto luppolato delle trippel belghe.
Preparatevi però ad un gran prodotto!
Schiuma piuttosto fine e persistenza nella norma, l'abbondanza dipende da troppe cose per cui non la valuto.
Colore giallo intenso che vira sull'ambrato. Piuttosto torbida con lieviti in sospensione.
Preparate il naso se siete amanti dei sentori dolci.
Dal bicchiere emana un profumo di frutta gialla matura con note di pera che si fanno decise qualche minuto dopo che la birra è stata versata! Oltre alla frutta notiamo note di malto, di spezie (pepe) e un piccolo passaggio acido appena accennato.
In bocca non delude e ritroviamo tutto quello che ci indicava il naso con la frutta e la pera a farla ancora da padrona. L'amaro si fa sentire proprio in fondo ma non ha abbastanza forza per contrastare la marea dolce!
Quello che rimane in bocca sono piccole note dolci ed un piccolo passaggio acido.
Io nella mia cantina non la farei mai mancare......attenzione però, in tutto questo rimane ben nascosto l'alcool (7,8% Vol.). Va giù bene ma attenti a non andare giù anche voi.

Cervoisier : Alex Scalco